venerdì 14 novembre 2014

Fame zero

La crisi economica ha cambiato in meglio le abitudine delle persone, ma si continua a sprecare cibo. Secondo i dati del programma alimentare mondiale, nella sola Europa si sprecano ogni giorno 650mila tonnellate di cibo. In Cina 38 milioni di tonnellate di cereali, soprattutto riso e grano, vengono buttati ogni anno nella spazzatura nonostante l’11,5 per cento della popolazione soffra ancora la fame. Sono numeri che stridono di fronte agli oltre 800 milioni di persone che nel mondo soffrono per la malnutrizione. Nell’unica famiglia umana il cibo per tutti c’è e per questo è nata una App e un portale Famezero.com, con il sostegno di Caritas Internationalis, che cerca di mettere in contatto donatori, collettori e distributori di cibo non utilizzato. È rivolto a tutti, semplici cittadini, ristoratori, negozianti, associazioni «perché – dicono gli organizzatori – ci scandalizza il fatto di sapere che esiste cibo sufficiente per tutti e che il flagello della fame si aggrava nel mondo a causa della pratica generalizzata dello spreco». La loro proposta è anche culturale. Si oppongono «radicalmente all’economia dell’esclusione e della iniquità» e propongono di «condividere i propri beni con i poveri. Se non lo facciamo li stiamo derubando e privandoli di vivere». Il cardinale Oscar Josè Rodriguez Maradiaga, nel corso della presentazione della nuova iniziativa, ha ricordato che «in questi tempi di crisi si abusa del termine spreco: lotta agli sprechi, tagli agli sprechi, eppure si continua a sprecare». E ha citato il brano evangelico del miracolo dei pani e dei pesci, quando Gesù, viste le ceste avanzate, chiede che tutto venga raccolto «affinché nulla vada sprecato». «La fame non esiste. Esistono persone che soffrono», ha aggiunto perché «il cibo sul pianeta non manca. Ma molto va fatto per eliminare le ingiustizie». La nuova App sarà operativa dall’8 dicembre ed è scaricabile da GooglePlay (Android), dall’Apple Store oppure da sito web Famezero. Per partecipare servono “angeli”, “centri di raccolta” e “donatori”. Gli angeli sono coloro i quali si occuperanno di ritirare il materiale da coloro che donano e lo porteranno ai centri di raccolta che sono identificabili in associazioni di volontariato. Mentre i donatori sono le persone, comuni o enti che desiderano mettere a disposizione della comunità il cibo in avanzo. Sono il motore dell’iniziativa.